I
numeri globali della pandemia
breve
resoconto planetario:
Diamo numeri e cifre che abbiamo ripreso da giornali e fonti di prima mano. Proviamo a sdrammatizzare:diamo i numeri e, forse, saremo imprecisi. Siamo davanti, tuttavia, a numeri
sanitari in crescita e tra emergenza sanitaria e sociale, assistiamo
ad un vortice che procede rapidissimamente e ci fa capire quali rischi si
aprono davanti all'umanità.
Ci piacerebbe ricordare ai vertici europei e alle Novelle Marie Antoniette («che mangino vrioches!») della BCE e del'UE che di fronte a questi numeri, le brioches che ci vogliono
concedere per sanità e reddito possono andargli tranquillamente di
traverso.
La controproposta è ineludibile: solo come
comunità ne usciamo fuori. La strada da seguire è una sola: aprire le contraddizioni e dilatare la voglia di giustizia sociale e il diritto alla salute.
Viceversa, l'egoismo di chi pensa di salvarsi da solo, di chi strilla se si concede qualcosa ai poveri, o che lui e la sua etnia valgono di
più degli altri, come afferma la destra Europea e Italica, deve
essere un fenomeno che va contrastato con fermezza. Il governo non
deve sottovalutare cosa cova sotto la brace: il cannibalismo sociale
e alle porte e se gli ultimi provvedimenti annunciati da Conte sono
una tantum andrà molto male per la tenuta democratica della
repubblica e l'unione europea evaporerà da sola.
Servono atti e provvedimenti di reddito
universale nonché strutturali per almeno 6 mesi.
La prima regola per affrontare questa
emergenza e fare come la vecchia Dc (Democrazia Cristiana). Il Pci si batteva per permettere
a tutti di mangiare e avere un tetto sulla testa, la DC gestiva e
amministrava anche prebende e altro. Governo fai almeno questo!
Noi ti combatteremo comunque per il bene comune,
mentre altri come il signor Draghi, Europa del Nord, la Lega e
affini ti combattono per i loro gretti privilegi.
Costoro sono come i sopravvissuti della zattera che naviga in mare aperto e dopo mesi di disavventure si salvano solo per aver mangiato la carne dei compagni di viaggio morti da giorni. Questo dovrebbe essere il nostro domani nel 75° anniversario della vittoria sul nazifascismo? Il cannibalismo sociale?
Costoro sono come i sopravvissuti della zattera che naviga in mare aperto e dopo mesi di disavventure si salvano solo per aver mangiato la carne dei compagni di viaggio morti da giorni. Questo dovrebbe essere il nostro domani nel 75° anniversario della vittoria sul nazifascismo? Il cannibalismo sociale?
Ripartiamo dai nostri valori costituenti e
l'inverno dell'oggi può diventare domani la primavera della
riscossa. Si può vincere, possiamo vincere la pandemia e il modello
di sviluppo trentennale che ci ha trovati impreparati al virus, anche
e sopratutto grazie allo smantellamento del welfare e delle conquiste
del movimento dei lavoratori.
I dati, rigorosamente a spanne
Ancora non esiste un
vaccino di contrasto efficace al virus.
2 miliardi di persone
in quarantena.1 miliardo di studenti a casa.
Centinaia di migliaia
di contagiati, migliaia di morti.
25 milioni di posti di
lavoro a rischio solo in Europa
Escluso il polo antartico tutti i continenti sono coinvolti dall'emergenza sanitaria
Il vecchio continente
ha circa 500 milioni di abitanti di cui 118 milioni sono sotto la
soglia di povertà. Un indice di povertà raddoppiato dal 2008 ad
oggi per effetto della crisi economica in atto.
Persi solo in Italia 52
miliardi di consumi.
La sanità in 10 anni
ha perso migliaia di posti letto, medici e infermieri.
Non va diversamente nel
resto di Europa.
Bruxelles, li senti
questi numeri? Senti il dolore versato, fai finta di nulla? Destra
padana non ti vergogni a chiedere le elezioni in un momento così
drammatico? Governo Conte: socializza cassa depositi e prestiti dove
ci sono 250 miliardi di soldi gestiti privatamente da fondi
internazionali, banche e palazzinari italiani. Altro che dare in
pegno gli immobili pubblici! Rispettiamo le regole e la prima
responsabilità è dello stato.
Se lo stato saprà rispettare le
regole con senso di responsabilità allora "andrà tutto
bene".
Roberto Catracchia
Roberto Catracchia